martedì 4 settembre 2018

alice in chains, 'rainier fog'



la “nuova” (ha quasi 10 anni) formazione degli alice in chains vive di contraddizioni, è incarnata dalle sue stesse contraddizioni. prima fra tutte il voler continuare con un nome che molti associano (più o meno ingiustamente) al solo layne staley che, sì, marcava a fuoco ogni pezzo con la sua voce magica ed irripetibile ma non contribuiva quanto si pensa al lato compositivo, ad appannaggio quasi esclusivo di mr. cantrell, il vero signor alice in chains, se proprio dovesse essercene uno.
dal vivo la contraddizione si amplia, il gruppo funziona evidentemente meglio sui pezzi nuovi, sono i dischi che hanno scritto e suonato insieme, eppure il pubblico esplode solo quando vengono snocciolate le varie ‘rooster’, ‘again’, ‘down in a hole’, ovvero quando william duvall si fa da parte e lascia fare il karaoke alla gente, scelta che lascia il tempo che trova ma la plebe impazzisce e allora diamogli quello che vogliono.
‘rainier fog’, terzo disco dopo la rinascita, è di per sé una contraddizione: a livello qualitativo dei pezzi è probabilmente il migliore dei tre, non ha quasi nessun punto morto, se non fosse che ricalca pedissequamente suono, forme e soluzioni dei due dischi precedenti. diciamoci la verità, nessuno si è stupito quando è uscita ‘the one you know’, tantomeno ‘so far under’ o ‘fly’ e, se siete fan del gruppo, non c’è niente qui dentro che vi stupirà, è tutto esattamente come ve lo aspettereste, quindi è fighissimo. contraddizione servita.
ci sono i macigni alla ‘stone’, si chiamano ‘the one you know’, ‘red giant’, ‘drone’ e ‘so far under’, ci sono le power ballad di sempre, ‘fly’, la splendida ‘maybe’ e la conclusiva ‘all i am’ (il pezzo meno interessante dell’album); pezzi tirati? eccovi ‘rainier fog’ e ‘never fade’, dal ritornello scritto apposta per le arene. 
sul serio, non c’è altro da dire, se vi piace il suono degli alice in chains degli ultimi 10 anni consumerete questo disco come avete fatto con ‘black gives way to blue’ e ‘the devil put dinosaurs here’, mettetelo in macchina, tirate giù il finestrino ed alzate il volume.