mercoledì 20 agosto 2014

crosby & nash, "another stoney evening"



ci sono vari livelli di analisi per questo disco che vanno da quello prettamente tecnico a quello emotivo, passando per quello sociale o quello storico. da qualsiasi parte lo si guardi, another stoney evening è un regalo meraviglioso per qualsiasi fan della combriccola più famosa della west coast.
registrato il 10 ottobre del 1971, circola per tanti anni come bootleg finchè nel 1998 la blue castle records decide di stamparlo ufficialmente in cd, lp e audio dvd, il tutto in una bella confezione con note e testi per tutti i pezzi (cosa assai rara per un live). 

la cosa che più colpisce di questo live è che in molti momenti si ha l'impressione di essere attorno ad un fuocherello in spiaggia con questi due fattoni che sciorinano un capolavoro dietro l'altro in totale libertà e tranquillità. dico fattoni perché, come ben suggerisce il titolo del disco, la condizione dei due è particolarmente scatenata, soprattutto nei divertentissimi siparietti che separano le canzoni (da crosby che vede rane giganti tra il pubblico allo stop in mezzo a teach your children perché il pubblico batte le mani fuori tempo); ciò comunque non sembra intaccare in alcun modo la voce dei due che si rendono protagonisti da parte loro di una performance perfetta, con le voci a rincorrersi in celestiali armonie come nell'indescrivibile emozione di the lee shore o in guinevere. sembra di tornare allo spirito di 4-way street, quando le parole cantate avevano un significato profondo tanto per gli artisti quanto per il pubblico, quando la favola della west coast era ancora legata indissolubilmente al tramonto dell'era hippie e i concerti erano eventi sociali in grado di cambiare il mondo. 
è la naturalezza dei due a lasciare disarmati, come si fondano in un'unica entità anche nel proporre pezzi che erano ancora inediti, magari scritti solo un paio di giorni prima come per la bellissima southbound train.

passiamo un attimo al lato più oggettivo dell'opera. crosby e nash affrontano l'intero show da soli, tranne per un paio di momenti solisti di nash (tra cui una delle primissime volte di immigration man, sottovalutato gioiello dell'inglese), riuscendo a non far mai calare l'attenzione o l'atmosfera, grazie a un mix ottimo che preserva le piccole sbavature tipiche di un live curando però perfettamente strumenti e voci che escono limpidi e cristallini anche nei momenti d'insieme.


vedetela così, se oggi csny 1974 (di cui vi parlerò appena il dannato amazon mi farà avere il mio cofanettuccio) ci ha riportato l'intero quartetto nel suo momento di massimo successo con folle oceaniche e torrenziali jam per 4 ore di concerto, another stoney evening invece ci riconsegna quell'atmosfera intima e leggera, non priva di una naiveté sincera che commuove nel ricordo dei tempi andati. come fossero espansioni di quell'unica, eterna e inarrivabile opera d'arte superiore chiamata 4-way street, entrambi hanno i loro punti di forza e non possono in alcun modo essere ignorati, specie se avete un'intera serata e un divano a disposizione.