lunedì 20 febbraio 2012

elio e le storie tese, enlarge your penis tour, 19-02-12 cremona, teatro ponchielli


ed ecco a voi, per inaugurare la sezione report su dzw, un resoconto sulla data di ieri sera degli elio e le storie tese al ponchielli di cremona.

ero molto curioso di vedere una data di questo "enlarge your penis" tour, vista la scaletta che gli 8 hanno proposto nelle scorse date.
alle nove e qualcosa sale elio da solo sul palco, dicendo che gli altri sono in ritardo causa blocco del traffico, e attacca una versione chitarra e voce di cavo, storico pezzo degli albori del gruppo. dopo aver invitato mangoni, seduto tra il pubblico, ad unirsi a lui, il cantante viene raggiunto dal resto della band che come overture usa in the stone degli earth wind and fire prima di attaccare la vendetta del fantasma formaggino, con grande goduria del sottoscritto. il pezzo viene eseguito (ovviamente) alla perfezione, con piccole modifiche rispetto all'originale (ovviamente manca abatantuono, purtroppo). mangoni, vestito da mago merlino, si aggira per il palco.

da qui il concerto inizia a regalare grandi classici quali aborto, cartoni animati giapponesi o abbecedario, con picco nell'esecuzione di cateto, accolta da un'ovazione del pubblico.
il resto della scaletta è molto equilibrato fra i vari dischi e dona grandi momenti con tvumdb, plafone, parco sempione (mangoni rasta) e l'immancabile tapparella. da segnalare anche l'esecuzione per intero di discomusic e born to be abramo (mangoni, in tutina aderente, fa la lap dance) che negli ultimi tour venivano tagliate in un medley disco-dance. non mi spiego perché ancora facciano quell'oscenità di shpalman dal vivo, una canzone così insulsa da oscurare quasi un intero disco (mediocre).

trovano anche spazio due inediti: enlarge your penis, dedicata ai famosi banner e pubblicità che infestano le caselle email di tutti, è un pezzo tirato e molto ruffiano che resta un po' in un limbo anonimo. come gli area, dedicata allo storico international pop group, invece è un pezzo piuttosto ostico nei suoi cambi di tempo e armonia, mutuati direttamente dal gruppo di demetrio stratos, che funziona molto meglio, per quanto risulti comunque un divertissement di tributo.

per concludere, la prestazione tecnica di tutti i componenti è stata stepitosa; a me personalmente non è piaciuto particolarmente christian meyer alla batteria, eccessivamente freddo e meccanico nel suonare, ma devo anche dire che non sono mai stato un suo grande fan. (quando prova a suonare rock è terribile)
strepitosa paola folli, sostenuta dal solito meccanismo perfetto che è il resto del gruppo. mangoni, come sempre, geniale.
vi saluto raccontandovi una barzelletta:
un inglese e un francese cadono su un carciofo.

setlist:

cavo
in the stone
la vendetta del fantasma formaggino
shpalman
(gomito a gomito con l') aborto
cartoni animati giapponesi
come gli area
enlarge your penis
plafone
abbecedario
nudo e senza cacchio
cateto
tvumdb
discomusic
born to be abramo
parco sempione

pipppero
tapparella